L'uso dei Gesti e le Dichiarazioni
Seppure, come precedentemente anticipato, nelle regole originali del Tresette non sia previsto svelare le carte che si hanno in mano (i più pratici faranno fede a questo tipo di gioco, conoscendo lo stile e la tattica del compagno), esistono delle eccezioni riconosciute a livello nazionale; i giocatori pertanto potranno comunicare a vicenda tramite alcuni gesti eseguiti in silenzio o alcune dichiarazioni, ossia delle parole standard e da tutti riconosciute. Ecco qui alcuni esempi e alcune terminologie usate nel Tresette:
- lisciare: sfregare la carta sul tavolo significa giocare una carta inferiore a quelle già giocate
- bussare: battere le nocche rappresenta la richiesta al compagno di giocare la carta più alta che ha in mano
- 'volo': significa che si sta giocando l'ultima carta del seme (detto palo)
- piombare: facendo cadere la carta, si vuole comunicare che non si è più in possesso di carte di quel seme
- 'accuso': si dichiara in tal modo di essere in possesso di un buon gioco, cioè di avere un tris di assi oppure di due o tre
- la 'Napoli': è una combinazione di asso, due e tre del medesimo seme; se la si ha in mano si afferma 'busso una Napoli'
- cappotto: la coppia che forma la squadra fa cappotto quando vince tutte le mani di una smazzata, aggiudicandosi il doppio della posta e determinando, inoltre, l'interruzione della partita.
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